Ieri sera è stata la volta dell' "Aperitivo Party".
Voglio subito precisare che questo nome è stato scelto dalle ragazze giapponesi che, probabilmente, manco sanno cos'è un aperitivo, visto che la festa era comunque cena a tutti gli effetti.
In un primo tempo avevamo promesso loro di fare la pizza, ma nei nostri appartamenti non abbiamo forni sufficientemente grandi per fare la pizza per 20-30 persone.
Quindi abbiamo ripiegato sulla pasta, che comunque è stata accolta con grande entusiasmo.
Queste ragazze hanno portato delle specialità di Kobe (visto che alcune di loro sono di Kobe) che sinceramente non ricordo nemmeno come si chiamano. Erano un piatto di verdure cotte e un altro piatto a base di riso di colore verdognolo, con delle verdure e altri ingredienti non bene identificati. Non era male, ma i nostri palati italiani si stavano già pregustando quei piatti che non mangiavamo ormai da 2 mesi.
I primi piatti italiani che abbiamo portato sono stati gli antipasti. I più semplici possibili, vista la scarsità di ingredienti che usiamo abitualmente dalle nostre parti.
Sono stati abbastanza apprezzati i tramezzini con maionese e tonno, con la rifinitura di olive:

La domanda più curiosa a riguardo è stata: "Ma perché alcune olive sono nere e altre sono verdi?"
Il secondo antipasto, completamente fatto da me, consisteva nei classici crostini al pomodoro, che hanno provocato qualche difficoltà sopratutto nel reperire gli ingredienti: aglio e basilico si trovano nei supermercati, ma li devi cercare col lanternino perché non sono usati nella cucina giapponese, mentre il vero dramma è stato per il pane. Cercavo almeno una baguette che avesse la crosta croccante, non chiedevo molto. Invece nei supermercati dove sono stata c'erano le baguette, ma tutte morbide, compresa la crosta, e sembravano i panini da hamburger.
Dopo una bella tostatura però, si sono avvicinate alla croccantezza dei nostri crostini.

Inaspettatamente questi crostini hanno avuto molto successo! Li hanno spolverati in un attimo e tutti i giapponesi mi hanno chiesto quali ingredienti "
segreti" ci avessi messo: pomodoro, basilico, aglio, olio e sale... più semplice di così!
Poi è stata la volta dell'attesissima pasta. Da italiani fieri della nostra cucina ne abbiamo fatti ben due tipi. Il primo tipo è stato gli
spaghetti alla carbonara. Anche la pasta alla carbonara ha creato alcuni problemi perché la pancetta che abbiamo trovato non era molto saporita. Quindi, prima di cucinarla, abbiamo dovuto un po' lasciarla riposare con sale e pepe, sperando che acquistasse un po' di sapore.
Il secondo tipo di pasta è stato le
penne al ragù. La pasta al ragù, oltre ai crostini al pomodoro, è stato il piatto in cui ho preso parte attiva nel cucinarlo.
Anche le penne al ragù sono state molto apprezzate. Abbiamo ricevuto anche i complimenti dalle altre ragazze italiane che erano state invitate alla festa e, se i complimenti ce li hanno fatti loro, vuol dire che buone lo erano davvero!

Dulcis in fundo, ecco arrivare il
tiramisù, la divinità della serata, preparata dalla mia amica Silvia. Anche il tiramisù ci ha creato non pochi problemi. Infatti non abbiamo trovato nè savoiardi, nè Pavesini. Ci siamo dovuti accontentare di alcuni
biscotti che più rassomigliavano nella forma ai nostri. Senza considerare che qui i pacconi di biscotti come da noi non esistono. Quindi abbiamo dovuto comprare ben 6 scatole di biscotti, visto che dentro ognuna ce ne saranno stati una dozzina.
Piccoli problemi ce li hanno causati anche il caffè (perché qui bevono il "beverone" stile americano) e il mascarpone (che alla fine abbiamo trovato in un supermercato, ma che ci è costato un occhio della testa).
Il risultato finale è stato questo:

Anche se i biscotti non erano quelli che siamo abituati ad usare, alla fine è venuto molto buono lo stesso!
Conclusasi questa esperienza ho imparato che:
1) i giapponesi considerano il tiramisù una vera divinità. Lo hanno invocato prima, durante e dopo la cena, anche quando era finito.
2) i crostini al pomodoro, per quanto semplici, fanno sempre un grandissimo effetto. Se inviterete dei giapponesi a casa a cena, sono un piatto che fa colpo sicuro.
3) se non avete tempo di offrire la pizza (visto che è purtroppo è scimmiottata ovunque e quindi, anche se cattiva, si trova dappertutto), la pasta è il piatto migliore per rappresentare l'Italia nel mondo.
4) anche se ci sono tanti aspetti negativi per cui siamo noti nel mondo, almeno del cibo possiamo andarne fieri e, su questo, sta sicuro che non ci batte nessuno!